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mercoledì 24 luglio 2013

Hamsik, "Sono uno slovacco-napoletano, ormai Napoli è la mia seconda casa”.

Marek Hamsik, anno settimo. Lo slovacco riparte con la voglia di sempre, anzi stavolta ne ha ancora di più: in questo nuovo Napoli è il leader, idolo incontrastato dei tifosi azzurri. E nel Napoli vuole restarci ancora a lungo. Ieri il suo procuratore Venglos, presente in ritiro con il papà di Marek, ha cominciato a parlare con De Laurentiis di un eventuale rinnovo fino al 2018 in azzurro.


Hamsik, parte la nuova stagione, quali sono i suoi obiettivi?
Fare meglio dell’anno scorso, migliorare e vincere qualcosa”.

Vincere in maglia azzurra se l’immagina?
Abbiamo già vinto la coppa Italia ed è stato straordinario anche dopo per i festeggiamenti in città. Vorrei rivivere queste senzazioni e vincere qualcosa: la coppa Italia o il campionato, la Champions penso che sia difficile”.

L’effetto Benitez, cosa l’ha colpita di più del nuovo allenatore?
Benitez è un grande professionista, si vede che è super concentrato nel suo lavoro: stiamo cambiando modulo e su questo si deve lavorare più di tutto”.

La preparazione atletica è cambiata, sparite le ripetute nei boschi, come si sta trovando?
Ogni allenatore ha sue idee, per la prima volta con Benitez ho trovato questo tipo di lavoro, mi trovo bene perché sono uno al quale piace il pallone e in questo ritiro stiamo facendo tantissimo con il pallone”.

Lo studio del 4-2-3-1, come procede l’assimilazione del nuovo modulo?
Stiamo lavorando da meno di due settimane ed è ancora presto. Però già si è vista nella prima amichevole che abbiamo fatto quello che ci chiedeva il mister. Sicuramente faremo meglio e di più”.

Nel nuovo ruolo disegnato di Benitez, può battere il record di gol raggiunto con il Napoli?
Speriamo di sì. Io guardo sempre la squadra e sarà questa la cosa più importante: contano i risultati del Napoli non i miei personali”.

Un ruolo più arretrato alla Gerrard o alla Lampard, come si vedrebbe?
Per ora il mister mi sta schierando dietro la punta, se dovessi giocare in altre posizioni non sarebbe un problema, darei il massimo”.

Ora che è andato via Cavani è sempre più l’idolo dei tifosi: come vive questa situazione?
Tanto affetto l’ho ricevuto anche gli altri anni e fa sempre piacere. Con la partenza di Edi è cambiato qualcosa, sono contento di rappresentare Napoli e di stare a Napoli”.

Il rapporto con la città non si è mai incrinato nonostante le rapine: la possiamo definire uno slovacco-napoletano?
Sono stato più anni in Slovacchia che a Napoli, però sì possiamo dire che sono uno slovacco-napoletano, ormai Napoli è la mia seconda casa”.

Si sente il simbolo non solo di una squadra ma di un’intera città?
Mi fa piacere avere questo ruolo, però non penso di essere ancora un simbolo della città. Il simbolo è la squadra del Napoli, rappresentiamo la città in tutto il mondo e vogliamo fare bella figura”.

Se dovesse incontrare il Psg di Cavani in Champions come vivrà la sfida?
Troverei non solo Cavani ma anche il Pocho con il quale ho vissuto cinque anni: sono due ex compagni di squadra e anche loro hanno fatto la storia del Napoli, per me sarà una partita come le altre”.

E se capitasse Napoli-Barcellona, cioè Hamsik contro Messi e Neymar?
“Il Barcellona è una delle squadre più forti del mondo, gioca un calcio straordinario, sarebbe bello sfidare due campioni come Messi e Neymar”.

Sarà tra le stelle del campionato ed è atteso tra i protagonisti in Champions…
Può essere ma un singolo non vince mai niente, c’è sempre una squadra dietro, dobbiamo essere una squadra e un gruppo forte”.

In Champions, dove potrà spingersi il Napoli?
“Vogliamo arrivare il più in alto possibile, la Champions è la competizione più dura di tutte: ci sono le squadre più forte e i giocatori più forti di Europa”.

Il campionato: è sempre la Juve la squadra da battere?
“Sì, penso sia la Juve la squadra da battere ma ci sono altra squadre che daranno fastidio e vogliono migliorare come Roma, Inter e Lazio, poi il Milan è sempre forte”.

L’Inter di Mazzarri, come si comporterà l’ex allenatore azzurro?
“È andato in un grande club come l’Inter che ha fatto molto male l’anno scorso, penso che con la mano di mister Mazzarri migliorerà molto”.

Lei allo scudetto crede veramente?
“Certo che sì, noi giocatori, noi sportivi giochiamo per vincere qualcosa, a me piacerebbe, vorrei tanto vincere”.

Come giudica i nuovi acquisti Callejon e Mertens, suoi compagni di reparto?
“Sono ottimi acquisti e con tanta carriera davanti, anche se hanno già fatto molto bene nei loro club: Callejon viene da una grande squadra come il Real Madrid e Mertens ha giocato competizioni europee: sono due grandi giocatori”.

Ha sposato il progetto De Laurentiis, cosa l’ha stregata del presidente?
“De Laurentiis ha preso il Napoli in serie C e lo ha portato in Champions League: è un presidente che tiene alla squadra e a migliorare, penso che anche quest’anno sia il presidente in Italia che ha speso di più e spenderà ancora: il Napoli ha sempre un grande progetto, mi trovo bene e per questo voglio stare qua”.

In ritiro è arrivato il suo procuratore Venglos: è qui per prolungare il suo accordo con il club, magari per una firma a vita?
“Ho un contratto fino al 2016 con il Napoli e sono tranquillo, non penso a niente ma solo a giocare”.

Gli avversari in serie A, chi potrà essere la stella, magari Tevez?
“Ci sono già tanti campioni nel calcio italiano, di sicuro i nuovi arrivi si vorranno fare vedere e Tevez può essere un protagonista, è già un campione e penso che sarà tra i più forti”.

La partita contro la Juve ha sempre un significato speciale, un gol ai bianconeri è tra i suoi obiettivi?
“L’obiettivo è batterli e non fare un gol, perché puoi fare un gol e perdere 3-1 e non significa niente. Se li battessi sarei più contento”.

Con Benitez è cambiata l’idea di gioco, più possesso palla per colpire contro le difese chiuse…
“Sì, il mister vuole tanto che giochiamo la palla, facciamo tanti tocchi perché quando hai palla corri meno, quando la perdiamo vuole subito che siamo attivi e andiamo a fare pressing”.

Se dovesse vincere qualcosa per chi sarebbe la dedica?
“Non lo so, non ci penso ancora, ci penserò quando la vinciamo: sicuramente qualche tatuaggio lo farò”.

Un disegno per ricordare il trofeo?
“Sì, visto che ho già la coppa Italia”.

In tanti tra i tifosi la vorrebbero capitano, cosa dice a Cannavaro della fascia?
“La fascia è sua e non c’è niente da discutere, ci sono le gerarchie e si rispettano”.

Ritiene di essere un centrocampista tra i più forti al mondo?
“Devono giudicarmi gli altri, a me piace giocare al calcio, divertirmi e fare bene”.

In questi anni è cresciuto tantissimo, dove crede di poter ancora migliorare?
“Non devo mai sparire dal gioco ed essere ancora più continuo”.

Sta per lasciare anche De Sanctis, protagonista del Napoli di questi anni: cosa gli dice?
“Lo ringrazio sempre per quello che ha fatto, una persona splendida, tra le più buone che abbia mai incontrato”.

Che pensa di Higuain, sarebbe un grande colpo?
“Sicuramente sì, è un grande attaccante, veloce e fa sempre gol: mi piacerebbe averlo in squadra”.

Hamsik-Higuain più forti di Hamsik-Cavani?
“Non lo so, l’importante sarà il gruppo e non un singolo”.

Può essere l’anno di Insigne?
“Già l’anno scorso ha fatto molto bene, potrà ripetersi e migliorarsi”.

Fonte: IlMattino.

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