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venerdì 12 luglio 2013

Rafael: 23 anni, sei titoli e tanto carattere

Quando ho esordito nella Libertadores ho realizzato un sogno e vincerla è stato meraviglioso. Oggi ripeto la stessa cosa: giocare in un campionato europeo e nella Champions è un sogno, farò il mio meglio per vincere anche questa grandissima competizione”. Rafael Cabral Barbosa, classe 1990, ha pronunciato queste parole ieri, nella sua conferenza d’addio al Santos, prima di partire verso Napoli, anzi, verso Dimaro, visto che raggiungerà i suoi nuovi compagni direttamente nella sede del ritiro precampionato degli azzurri.
Il portiere brasiliano forse non si è reso conto che una dichiarazione del genere avrebbe sconvolto i tifosi partenopei, che, dopo Maradona, mai hanno ascoltato un loro giocatore pronunciare così a cuor leggero quelle tre parole, “vincere la Champions”.


Cresciuto nel Santos, all’inizio della sua carriera si fratturò una gamba durante un allenamento in uno scontro con il difensore Domingos e si  fermò  per quattro mesi. Un inizio niente male. Il suo esordio da titolare con la prima squadra risale al 2010, quando soffiò definitivamente il posto a Felipe, le sue prestazioni lo misero in evidenza al punto tale che il Siviglia cercò di prenderlo già all’epoca senza riuscire a trovare però un accordo.

Nel 2011 la sua definitiva consacrazione: il Santos vince la Coppa Libertadores, la Champions del Sudamerica, e Rafael è protagonista assoluto, da titolare ormai inamovibile della squadra. A 22 anni. Il Palermo di Zamparini provò in quella stagione a strapparlo al club brasiliano ma i 4 milioni offerti non bastarono a convincere né il club né il giocatore stesso: “Avevo ricevuto un’offerta dal Palermo, ma volevo restare al Santos e rifiutai, poi una settimana dopo arrivò la mia prima convocazione in Nazionale quando vennero chiamati solo giocatori di squadre brasiliane, quindi se me ne fossi andato non sarei stato convocato!”.

Il giovane portiere avrebbe dovuto essere il titolare della selezione brasiliana di calcio alle Olimpiadi di Londra (quelle in cui Leandro Damiao fu capocannoniere) ma un infortunio al gomito non gli consentì la partecipazione al torneo (proprio come accaduto quest’anno, sempre a Damiao, con la Confederations Cup). In questo momento il titolare della Seleção è proprio quel Julio Cesar che è in procinto di vestire l’azzurro, e la coppia brasiliana potrebbe giovare senza ombra di dubbio alle sorti del Napoli: la sua grande esperienza consentirebbe all’ex Inter di essere un ottimo Cicerone per il giovane e talentuoso portiere, che avrebbe così un impatto meno traumatico con la realtà europea.

Il club di De Laurentiis sta per accogliere quindi un portiere sì giovane, sì straniero, ma che a soli 23 anni ha già vinto 6 titoli di club da protagonista (tre Campionati Paulista, una Coppa del Brasile, una Libertadores ed una Recopa Sudamericana) ed ha dimostrato nell’arco della sua carriera di avere carattere e forza per affrontare qualunque sfida. Anche quella del Napoli di Benitez.

Fonte: TuttoNapoli.net

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