Pages

martedì 10 settembre 2013

De Laurentiis-Napoli, un'amore che dura da 9 anni!

Sembra ieri che Aurelio De Laurentiis prelevò il Napoli dalla Fallimentare. Precisamente era il 10 settembre del 2004 che il produttore cinematografico diventò il presidente di una società che i dirigenti precedenti avevano portato alla rovina.
Trovò un accordo di 29 milioni di euro, diventati 32 dopo la promozione in serie B. Oggi, 10 settembre 2013, sono nove anni che don Aurelio è alla guida di un club che ha fatto cose straordinarie ed è diventato uno dei più importanti d'Europa. Al punto di valere circa duecento milioni. Praticamente quattrocento miliardi del vecchio conio. Qualsiasi altra azienda a scopo di lucro, in un periodo così breve, non sarebbe mai riuscita a rinascere e a fruttare così tanto. Chi si presentò "improvvisamente" dai giudici della Fallimentare, dopo che la famiglia Gaucci voleva diventare proprietaria del Napoli sfruttando il fitto di ramo d'azienda, era un De Laurentiis diverso da quello sceso in campo i primi di luglio in Villa Comunale spinto da Roberto Fiore. L'Aurelio del 2004 non doveva avere a che fare con Corrado Ferlaino ma bensì con un tribunale che non perse tempo a scoprire la serietà di chi gli stava di fronte. In pochi giorni si concluse tutto e il produttore noto per i cinepanettoni divenne presidente del Napoli.

LA PRIMA SERIE C1. Si partì tardi quell'anno. Ingaggiato come direttore generale Pierpaolo Marino, DeLa riuscì a costruire una rosa poco omogenea che affidò a Giampiero Ventura per sette giornate. Potè fare poco il tecnico ligure senza campo e con giocatori senza qualità. L'approdo di Reja cambiò tutto e si sfiorò subito la promozione perdendo solo alla finale play off con l'Avellino.

LA SECONDA C1. Nel bis in terza serie non ci fu storia e da quel momento per Reja ci furono solo gioie fino alla promozione in serie A e alla qualificazione all'Intertoto. La corazzata azzurra non si fermò approdando facilmente in B.

LA CADETTERIA NOBILE. Nel terzo anno della nuova gestione il Napoli si ritrovò in un campionato, quello di serie B, dove c'erano anche la Juventus e il Genoa. I bianconeri partirono con una penalizzazione che poi fu ridotta ma nonostante ciò arrivarono primi. Subito dopo gli azzurri e i grifoni a braccetto. Non ci fu bisogno di spareggio perchè la distanza dalla quarta fu notevole.

LA SERIE A. Reja partì male nel calcio che conta. Perse in casa con il Cagliari ma poi vinse 5-0 a Udine. Già allora si cominciarono a vedere le qualità di Hamsik e Lavezzi. Nel secondo anno, però, dopo essere stato eliminato dal Benfica nel turno preliminare di Coppa Uefa, l'allenatore goriziano viene mandato a casa alla nona giornata. Al suo posto Roberto Donadoni. L'ex ct della Nazionale porta al termine la stagione, ricomincia quella successiva dove viene defenestrato alla settima giornata. Da quel momento in poi comincia l'era Mazzarri che dura fino allo scorso mese di maggio. Il toscano se ne è andato con una Coppa Italia in bacheca, due qualificazioni in Champions e altrettante in Europa League grazie anche ai gol di Cavani scappato anche lui per soldi.

L'ARRIVO DI BENITEZ. DeLa, con un anno d'anticipo sulla tabella di marcia, ha voluto rivoluzionare il suo club affidando la panchina ad un allenatore vincente come Rafa Benitez e comprando campioni del calibro di Higuain per quaranta milioni di euro. Il resto della storia è recente. Sarebbe bello, facendo i debiti scongiuri, arrivare al prossimo 10 settembre, in occasione del decennale dell'era aureliana, con uno scudetto sul petto. Allora sì che sarebbe una grande festa.

0 commenti:

Posta un commento